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...ritornerò...

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<3Vale<3
view post Posted on 3/11/2008, 01:16




ho deciso di postarla anke qui sperando ke al contrario di cm va sul forum qui abbia + lettrici ^_^


1.“Puoi continuare ad urlare quanto vuoi, ma sappi che non ho la minima intenzione di rovinare anke gli ultimi giorni di vacanza stando con voi”urlò Vale alla madre dopo l’ennesima litigata della giornata e prima di sbattere la porta per correre verso la stazione. La madre restò a guardarla allontanarsi con il suo zaino e l ‘inseparabile i-pod nelle orecchie,dalla finestra della villa appena fuori Milano in cui abitava insieme al marito e alla figlia, chiedendosi per la milionesima volta cosa avevano sbagliato. Era molto affezionata a quel posto e ricordava ancora come fosse ieri il giorno di 16anni fa quando la vide per la prima volta. Se ne innamorò subito e lo stesso effetto aveva suscitato alla piccola che abituata al grigio del centro,rimase quasi incantata nel vedere quel grande giardino,fu proprio quel fatto a spingere la signora a comprarla,avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di accontentare la sua unica figlia e poi qui avrebbe potuto respirare aria più pulita,rispetto allo smog di Milano dove la famiglia viveva,a causa della vicinanza dei posti di lavoro di entrambi.
….16 anni prima….
V:”Andiamo al parco?”chiese la piccola seduta nel suo seggiolino mentre stringeva a se il peluche di Minou dalla quale non si staccava mai,alla madre che aveva appena acceso l’auto
M:”No tesoro ora devi aiutare la mamma a fare una cosa da grandi e poi dobbiamo andare a comprare lo zainetto e tutto l’occorrente per l’asilo”rispose sorridendole.
Sul viso d Vale comparve un sorriso già allora le piaceva andare per negozi,anke se le commesse nn sempre erano felici anzi il più delle volte erano scocciate perché la madre non si preoccupava minimamente di sgridare la figlia, che le portava tutto quello che trovava alla sua altezza,ma soprattutto perché,una volta uscite avrebbero dovuto sistemare tutta la confusione lasciata dal piccolo terremoto. Crescendo la passione per lo shopping era aumentata sempre più e quello era ormai diventato l’alternativa al distendersi sul letto (ovviamente,con l’i-pod a palla )a piangere.
Il viaggio in macchina non durò molto,e una volta parcheggiato davanti alla casa che dovevano visitare la madre iniziò a percorrere il vialetto per arrivare dall’agente immobiliare tenendo per mano la figlia che si guardava intorno spaesata,allora la prese in braccio rassicurandola con un bacio sulla guancia. L’agente immobiliare, una donna sulla cinquantina, mostrò tutte le stanze indubbiamente lo spazio nn mancava sia all’interno ,ma soprattutto all’esterno,tanto ke la bimba vedendo tutto quel verde restò a bocca aperta e chiese subito alla madre “Qui c stanno lo scivolo l’altalena e anke i pony”,in quel periodo adorava i cavalli ( tutta colpa dei my little pony infatti quando il padre le chiedeva come lo voleva lei rispondeva”rosa con i capelli e la coda azzurra”).La madre ringraziò e salutò l’agente,con la promessa che nell’arco di pochi giorni le avrebbe dato una risposta;ovviamente fu positiva perché aveva detto al marito che sarebbe stato l’ambiente ideale per far crescere la figlia e anke la piccola a suo modo aveva fatto capire che era d’accordo cosi dopo qualche giorno firmarono il contratto e si trasferirono.
Agli occhi dei vicini sembravano la classica famiglia che si vede nelle pubblicità gentili con gli altri sempre con un sorriso per tutti,ma a volte l’apparenza inganna. Nessuno sapeva infatti che ultimamente l’equilibrio familiare stava vacillando a causa delle continue litigate con la figlia,la bambina che tutti vorrebbero avere come figlia,sempre educata brava a scuola si era trasformata in un ragazza scontrosa con cui era impossibile parlare senza finire poi con il litigare.
Per motivi di lavoro erano costretti a stare lontano da casa per molto tempo,ma non per questo avevano fatto mancare mai niente alla figlia,eppure lei avrebbe pagato qualsiasi cifra per avere due genitori,più presenti e soprattutto,meno apprensivi ok era la loro unica figlia,ma questo non gli autorizzava a privarla della libertà di sbagliare. Proprio questa mancanza di libertà unita alla morte del suo migliore amico in un incidente stradale erano le cause di quel cambiamento ma ovviamente i suoi genitori non potevano saperlo visto che negli ultimi anni l ‘unica cosa di cui parlavano era l andamento scolastico e il futuro (ovviamente anke li i genitori avevano le idee chiare imprenditrice come la madre o avvocato come il padre).
 
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antonellallò
view post Posted on 3/11/2008, 20:27




:bellu:
o dio ke bella.....
:cry: :cry:
posta...
:bellu:
 
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<3bimba.dentro<3
view post Posted on 3/11/2008, 21:02




bella bella piace pure a me.... posta posta
 
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<3Vale<3
view post Posted on 3/11/2008, 23:20




thanks nei prox giorni sarò 1 pò incasinata forse giovedi posto il prox
 
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<3Vale<3
view post Posted on 5/11/2008, 17:45




posto il secondo cappy....
2.
Aveva smesso di correre ormai la madre non la poteva raggiungere,non che ci fossero molte possibilità che questa cosa sarebbe successa per due semplici motivi:1-la madre non si sarebbe mai sforzata di andarla a cercare per chiarire,2-aveva fatto per 3 anni atletica e la corsa era uno dei suoi punti di forza. Con passo più lento riuscì finalmente a cogliere ogni singola nota che usciva dal suo i pod ,come d’abitudine ormai da quando Marco nn c’era più riproduzione casuale qualche lacrima le scese…
Pensò a quel pomeriggio qnd seduti sulla panchina del parchetto vicino a casa glielo prese e disse ridendo
“Certo che sei davvero monotona cioè capisco che voi della vergine siete precisi fino al midollo ma almeno su queste cose un po’ di elasticità”,era sicuro che si sarebbe arrabbiata ma a lui piaceva qnd metteva il broncio,o meglio le piaceva sempre,ma non voleva rovinare quell’amicizia che aveva ottenuto con fatica.
V:”Senti ti ricordo che sei nato solo 3 giorni dopo di me,xciò se avresti fatto soffrire meno tua madre in sala parto,ora saresti come me e forse sarebbe un bene per tutti quelli che ti dovrebbero sopportare”rispose scocciata e gli rubò dalle mani il suo bimbo come amava chiamarlo,se lo infilò quando capì che c’era qualcosa che non andava,quella non era la canzone che aveva fermato a metà,una volta arrivato Marco. Lui se la stava ridendo quando Vale lo fulminò con lo sguardo
V:”Caxxo hai fatto al mio bimbo?Me l hai manomesso?!”
M:”Certo che tu sempre tragica !! e cmq nn ho fatto niente”
V:”Si come no stavo ascoltando Non me lo so spiegare e ora mi ritrovo Svegliarsi la mattina”disse molto alterata e mettendosi in piedi davanti a lui con le mani sui fianchi e il solito sguardo minaccioso,o presunto tale visto che sapeva benissimo che con lui non avrebbe funzionato
M:”Hey calmina pensavo di averti tolto dalla depressione ma a quanto pare solo canzoni da diabete hai e comunque sai che il tuo bimbo è dotato anke di riproduzione casuale vero?”chiese perplesso
V:”Certo che lo so per chi mi hai preso,ma non penso sia utile almeno per me”
M:”Ma non eri tu quella che mi ha chiamato disperata perché non riusciva ad installare i tunes? E tu la sottovaluti troppo cara mia”
V:”Quella chiamata era solo un dettaglio ora sono bravissima a usare il pc e tutti i suoi programmi! Ma ora voglio sapere perché questa riproduzione casuale sarebbe cosi utile”.La fece sedere in braccio a lui e le prese un auricolare e se l’infilò,la gente che passava gli scambiava sempre per fidanzati e questo la faceva sempre sorridere,forse non le sarebbe dispiaciuto cosi tanto averlo come ragazzo,ma per ora le bastava averlo come miglior amico,perché voleva dire che sarebbe stato sempre presente quando ne aveva bisogno o almeno questo voleva credere.
M:”Sentito prima c erano gli Zero assoluto ora i blink certo i miss you non è tra le più allegre ma almeno senti voci diverse e altri modi di interpretare la musica,e poi spesso può capitare che scelga proprio quelle che volevi sentire saltando tt le 45che ci sono prima,non è più utile cosi il tuo bimbo?secondo me si”sorrise lei ricambiò.
…Un modo per sentirlo più vicino,anke se prima di andarsene le aveva promesso che qualsiasi cosa avrebbe riservato loro il futuro sarebbero stati presenti nella vita dell’altro anke se divisi da migliaia di km. Ogni volta che accendeva l’ i pod non poteva fare a meno di pensare a lui,perché gliel’aveva regalato in occasione del suo 17’compleanno,perché spesso era sul suo i pod che sentiva in anteprima le canzoni che una volta arrivata a casa sarebbe corsa a scaricare,era sempre avanti su queste cose,spesso le faceva sentire canzoni di alcuni gruppi che in Italia non erano ancora arrivati dicendole che avevano tutte le potenzialità per diventare famosi e dopo un po’ succedeva davvero. La musica e il calcio le sue due grandi passioni,viveva per loro e non vedeva l’ora di finire il liceo per poterle coltivare ancora più seriamente. Voleva diventare chitarrista o calciatore,sicuramente ce l’avrebbe fatta era determinato in entrambe le cose… Lei sempre presente alle partite dove si divertiva tantissimo a sentire le altre ragazze che parlavano di lui guardandola male ogni volta che dopo aver fatto gol cercava il suo sguardo e il suo sorriso sulle tribune del campetto,poi una volta finita la partita alla solita gelateria per prendere il frappé o da MC Donald perché “aveva bisogno di recuperare energie” e cosi lasciavano il campetto sul suo scooter e sotto gli occhi invidiosi delle ragazzine,non avevano speranza per lui c’era solo Vale. Le mancavano quelle corse in scooter a volte andava veloce apposta perché cosi una volta arrivati a destinazione ci sarebbe stata la solita predica con la faccia da finta incazzata,(si perché lei amava quella sensazione di libertà sentire il vento che ti schiaffeggia il viso e l’adrenalina scorrere nelle vene,ma allo stesso tempo si sentiva al sicuro stringendolo forte e “sprofondando” nella schiena del ragazzo),e dopo il classico “Tu mi vuoi morta”,l’avrebbe abbracciata e si sarebbe scusato con un bacio sulla guancia. Poi c’era la musica quando prendeva la sua chitarra era qualcosa di indescrivibile,spesso andava a casa del ragazzo dopo la scuola o gli allenamenti per sentirlo suonare sia canzoni di cantanti famosi che alcune scritte da lui, anke con le parole era bravo. Restava ore ad ascoltarlo incantata da tanta bravura,non lo diceva perché era suo amico,ma era la verità, per lei sarebbe stato impossibile la musica amava ascoltarla non “farla”, invece per lui era una cosa naturale come il calcio e più di una volta gli chiese se era già nato con la chitarra in mano e il pallone attaccato al piede e lui ovviamente non perdeva occasione per tirarsela un po’,poi c erano gli inviti a concerti di gruppi sconosciuti e un rifiuto sarebbe stato inaccettabile,perché altrimenti gli teneva il muso per settimane e a scuola sarebbe stato qualcosa di inaccettabile visto che non aveva molti amici in quella classe e lui era il suo vicino di banco. Ovviamente lui lo faceva per stare con lei,non poteva stargli lontano per più di qualche ora,poi immancabilmente a fine concerto c era la promessa che l avrebbe accompagnata a quello di cantanti che piacevano a lei quando sarebbero venuti a Milano.
…Ormai le lacrime scendevano senza controllo si fermò cercando di smettere.“Quando ti succede cerca di spostare il tuo pensiero su qualcosa di positivo”il consiglio che le dava sempre la psicologa della scuola da cui aveva iniziato ad andare dopo la morte di Marco,senza dire niente ai genitori,aveva bisogno di qualcuno che l’ascoltasse di nuovo l’unica persona che lo faceva da 7mesi se n’era andata per sempre e quelle due o tre ragazze che considerava amiche non lo erano poi al punto tale da poter raccontare loro tutta la sua vita. “Pensa a qualcosa di positivo, pensa a qualcosa di positivo”continuò a ripetere mentalmente”si ma cosa c’è di bello ora nella mia vita?niente “la risposta era sempre quella. Ormai era arrivata davanti all’ingresso della stazione era in fila per fare i biglietti quando sorridendo disse tra se”…..i Finley
 
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antonellallò
view post Posted on 5/11/2008, 22:24




:bellu: :bellu: :bellu:
o mio diooo....belllissimaaaa
:bellu:
 
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<3Vale<3
view post Posted on 7/11/2008, 02:16




cappy three cm promesso
3.
I Finley 4 ragazzi cresciuti a pochi chilometri da dove abitava lei,che fin ora aveva avuto l occasione di vedere solo in concerto,ma che sperava un giorno di incontrare anche solo per parlarli qualche minuto. Da quando era diventata loro fan sperava sempre di incontrali durante una delle sue giornate di shopping e quando era in zona Piazza San Babila,dove c’era la sede della Emi,la loro casa discografica aguzzava sempre la vista,ma niente. Non era mai stata prima di loro fan di un cantate al punto tale di riempire la camera di poster o di seguirli anke fuori da Milano o dalla Lombardia(come stava per fare),ma loro per lei erano speciali...
Era diventata loro fan dopo averli visti ai Trl Awards(dove teoricamente era andata per Lee Ryan),ovviamente lui era stato obbligato ad accompagnarla altrimenti il giorno dopo non sarebbe andata a vederlo giocare,lui non sembrava molto convinto quello non era proprio il genere di musica che preferiva,ma per lei questo ed altro poi era curioso di vedere di persona i chitarristi che c’erano magari avrebbe potuto apprendere qualche nuovo segreto o stile (nn che lui ne avesse bisogno perche si credeva il migliore e per Vale lo era sicuramente),visto che erano partiti dopo la scuola e avevano pranzato da Spizzico, le prime file erano assicurate.
<i>Quella sera avevano vinto un premio e cantato” Tutto è possibile”come anticipazione del loro primo disco che sarebbe uscito una settimana dopo. Stavano tornando a casa,quando Marco le disse “Tienimi informato sulle date del tour”
V:”dimmi che non sto sognando”disse incredula
M”Perché?”e le diede un pizzicotto sul braccio
V:”Ahia…tu che vuoi andare ad un loro concerto?”
M:”dovresti essere felice sei riuscita a convertirmi,dopo tutte quelle chiacchiere con cui mi stordisci da quando gli hai visti per la prima volta a Trl e poi consideralo il mio regalo per il tuo 16°compleanno”
V:”grazie me t lovva”
Aveva mantenuto la promessa a fine agosto andarono al concerto che era in programma vicino a casa loro nonostante qualche piccolo inconveniente,riuscirono ad arrivare abbastanza davanti e a fine concerto dopo aver aspettato per alcune ore era riuscita ad avere gli autografi di Ste e Ka cosi se ne tornò a casa soddisfatta e visto che i suoi erano fuori città ed era praticamente mattina Marco si fermò a dormire da lei,anke se non riuscì a chiudere occhio per tutta la notte. Era a casa sua lei dormiva nella camera vicino,dopo essersi girato più volte nel letto si alzò senza far rumore si avvicinò alla porta e restò ad osservarla per un po’,sorrideva e aveva gli autografi sul comodino,non aveva segreti per lui,quelle 5 lettere per lei ora valevano più di qualsiasi altra cosa e sicuramente non avrebbe fatto toccare a nessuno la biro usata dal chitarrista.

…Ora stava andando da loro aveva già programmato quella fuga da qualche settimana il viaggio in treno non sarebbe stato dei più lunghi e soprattutto diretto questo voleva dire niente attesa in stazioni di città a lei sconosciute e poi stazione,albergo e posto dove avrebbero suonato non erano lontani tra loro,questo giocava tutto a suo favore visto che avrebbe viaggiato da sola. Arrivò al binario e dopo aver timbrato il biglietto,salì sul treno già pronto per partire,prese posto e riaccese l’ i pod l’aveva fermato prima che iniziasse l’ultimo pezzo di “Fumo e cenere”,guardò fuori “puoi reagire ma forse non è ciò che vuoi preferisci esser vittima ma non guarirai non mollare è un consiglio…”glielo dicevano anche loro,ma non era cosi facile e per la seconda volta nel giro di poche ore tornò con la mente a quel giorno di gennaio complice anche la canzone che partì subito dopo “Per sempre”,
”no bimbo nn puoi farmi questo” pensò.
Passò alla canzone successiva,ma non fece neanche in tempo ad iniziare che subito ci ripensò
 
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antonellallò
view post Posted on 7/11/2008, 11:23




:cry: :cry:
madòòò....
posta pleas
:cry: :cry:
 
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<3Vale<3
view post Posted on 10/11/2008, 00:20




preparate i fazzoletti

cappy four

Era una mattina di fine gennaio,Vale era appena arrivata a scuola sempre per ultima,poco prima che suonasse la seconda campanella. Non sopportava l idea di doversi fermare a parlare con le “finte amiche”,quelle che facevano le simpatiche e cercavano di coinvolgerla nelle loro attività,o nei loro gruppi di studio,solo perché vista la sua situazione economica e scolastica avrebbero avuto solo vantaggi .I professori l’adoravano sempre studiosa anke se il tempo che passava sui libri,non era molto,ma le bastava leggere poche volte gli appunti presi integrati con le cose scritte sul libro che il giorno dopo l’8 era assicurato,quella era la sua fortuna una buona memoria e capacità di sintesi,senza per questo dimenticare i punti fondamentali. Quella mattina restò stupita di non trovare,l’amico ad aspettarla,soprattutto perché quando le mandò il messaggio del buongiorno non le aveva detto che stava male o che per una qualsiasi ragione non sarebbe venuto. Senza farsi vedere dalla professoressa di matematica tolse il cellulare dallo zaino e lo mise davanti all’astuccio”1 messaggio ricevuto”aprì era di Nicola un amico di Marco che le stava abbastanza antipatico,”Marco non c’è più ha avuto un incidente ho chiamato subito l ambulanza ma è morto appena arrivato in ospedale”.Scoppiò a piangere andò in bagno e nel frattempo la notizia aveva fatto il giro dell’istituto,chiese il permesso alla professoressa di tornare a casa e dopo essere scesa dalla preside per firmare il registro,uscì dall’istituto e aspettò il pullman che portava all’ospedale. Arrivata trovò Nicola seduto sulla sua moto che fumava,con gli occhi gonfi di lacrime come lei, s’avvicinò e dopo averla abbracciata le sussurrò all orecchio
”non avrebbe mai voluto vederti cosi”.
La portò da lui,c’erano i genitori davanti alla stanza visibilmente distrutti. I rapporti con loro non erano mai stati dei migliori,complice anche il fatto che il padre era collega del suo e questa amicizia come tutto quello che coinvolgeva i genitori non le piaceva di principio,ma quello non era il posto ne tantomeno il caso di far riemergere tutti i vecchi dissapori.
Per tutto il viaggio continuò a domandarsi perché proprio a lui doveva capitare, l unica persona che le avesse mai voluto bene e non perdeva occasione per dimostrarglielo,l’unica che restava ad ascoltarla per ore senza lamentarsi sia quando parlava di cose futili che quando aveva bisogno di sfogarsi ,l’unica di cui si fidava, l’unica che credeva in lei e l’appoggiava in qualsiasi cosa faceva,l’unica che la considerava speciale ed era riuscita ad andare oltre l’apparenza,l’unica che riusciva a farle tornare il sorriso,l’unica che quando la sfiorava le faceva venire i brividi,l’unica ad accettarla per quello che era con tutti i suoi limiti e debolezze ,si era davvero unico in tutti i sensi.
Arrivata a casa stranamente trovò la madre,ma non la salutò corse in camera e da li non uscì per diverse settimane,distesa sul letto tutto le ricordava lui guardare le foto fatte insieme era diventato impossibile. Fortuna c’era la musica ad alleviarle il dolore e c erano loro.
Quando trovò le forze per riaccendere il computer capitò per caso sul forum che alcune ragazze avevano creato per supportarli e trovò un foto di Ka seduto che stava accordando la chitarra,decise di stamparla e la incorniciò era incredibile come in quella foto gli somigliasse anche se l’unica cosa che avevano in comune era il colore degli occhi,non sapeva il perché ma quella foto le trasmetteva la passione che tutti e due avevano per quello strumento
.
….Le ultime note misero fine a quell’agonia,nel frattempo si era seduta davanti a lei una signora stava leggendo una serie di fogli scritti a computer con alcune parti evidenziate,probabilmente tra qualche ora avrebbe avuto una congresso,l’aveva capito da come era vestita. Una cosa che le piaceva fare era proprio quella di osservare la gente al parco,in tram,dentro i negozi,in gelateria,ovunque senza farsi vedere e immaginarsi dove viveva,quale lavoro faceva insomma com’era la loro vita tutto questo partiva dal loro modo di vestire. In fondo nel mondo in cui viveva l’apparenza era tutto,la gente veniva giudicata in base al modo di porsi con gli altri,questa cosa l’aveva capita molti anni prima,durante una di quelle cene a cui era obbligata a partecipare con i genitori “il festival della falsità” cosi le avevano ribattezzate lei e Marco,a causa di quei sorrisi falsi che facevano la loro comparsa sul viso degli invitati ogni 3 secondi.
Arrivò il controllore Vale gli mostrò il biglietto e notò che la signora continuava a lanciarle occhiate piene di compassione e questo non le piaceva affatto cosi tornò a guardare fuori dal finestrino,paesaggi di campagna e industriali si alternavano tra di loro velocemente ,come le canzoni del suo i-pod,Finley,Tbs,Lost,Avril,Tns,Blink, Green day ecc…
Lesse il cartello finalmente era arrivata,cosi mandò,un messaggio alla sua compagna di classe,che le era stata vicina in quel periodo,una ragazza semplice che come lei condivideva,la passione per la musica e per le corse al parco”
Sono scappata da casa ma non preoccuparti ci vediamo mercoledì a scuola,ho solo bisogno di vederli e di stare un po’ lontana dai miei,ci vediamo e mi raccomando non dire niente a loro ”inviato.


 
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<Paola_Cullen>
view post Posted on 10/11/2008, 15:23




KE BELLA.....mi piace mucho......continua plizzzzz
 
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antonellallò
view post Posted on 10/11/2008, 16:32




:cry: :cry: :cry:
oddiooo....è bellissima...
:cry:
 
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<3Vale<3
view post Posted on 11/11/2008, 01:34




vista l'ora direi ke posto domani
 
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<3Vale<3
view post Posted on 11/11/2008, 23:42




posto oggi x la nuova lettrice(ke ringrazio)e poi cm promesso anke domani

5.
Scesa dal treno,chiese all’ edicolante che lavorava davanti alla stazione dove si trovava l’albergo. Solo dieci minuti di cammino e sarebbe arrivata,la città le sembrava carina,se non fosse stato cosi tardi e lei troppo stanca l’avrebbe visitata,ma del resto non era li per fare la turista,ma per andare al concerto,il primo senza lui,erano passati più di 7 mesi ormai,doveva reagire,ma questo non significava dimenticarlo lui l’avrebbe protetta dall’alto,non che credesse a quel genere di cose,ma lui era l’eccezione che confermava la regola,in fondo era sempre stato il suo angioletto,faceva di tutto pur di farla sorridere,perché gli faceva male vederla piangere anche se non diceva niente glielo si leggeva in faccia,per lei metteva da parte i problemi con i genitori o l’allenatore. Lei veniva prima di tutto ed era sempre stato cosi fin dall’inizio della loro amicizia, era convinta che la stava guardando fiero perchè finalmente aveva trovato il coraggio di fare quella fuga di cui tanto ne aveva parlato durante i suoi sfoghi.
Entrò nell’albergo e si diresse verso la hall,dall’esterno sembrava accogliente anche se era solo un 3 stelle, niente a che fare perciò con quelli appariscenti e superlussuosi,in cui era solita trascorrere le vacanze con i suoi,ma in fondo avrebbe dovuto dormirci per 2 notti e poi non costava moltissimo.
Anche l’interno era ben tenuto e il personale sembrava cordiale. Lasciò una copia della carta d’identità sua e della madre che conservava in caso di necessità essendo ancora minorenne,cosi venne portata nella sua stanza. Piccola ma c era tutto quello che le serviva:letto,doccia,tv e frigo bar che subito riempì con le bibite che avrebbe dovuto portare il giorno dopo. Tolse dallo zaino tutto quello che le sarebbe servito:la maglietta che usava come pigiama,i vestiti per il concerto e soprattutto mise in carica il cellulare e la digitale. Nonostante la stanchezza decise di farsi una doccia veloce in modo da non doversi svegliare troppo presto l’indomani. Prima di addormentarsi fece zapping soffermandosi soprattutto sui Tg locali,nella speranza che parlassero del concerto,ma niente anke qui non sembravano molto interessati a loro,spense la tv e si addormentò. Domani per lei sarebbe stato più di un semplice concerto,non sapeva il perché ma aveva la sensazione che qualcosa sarebbe successo,l’ultima volta che si era addormentata con quel presentimento,Marco la chiamò il giorno dopo per dirle che il Milan lo voleva…
 
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12 replies since 3/11/2008, 01:16   102 views
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